La comparsa degli eucariote e quella dei primi organismi pluricellulari sono le principali acquisizioni che la paleontologia può documentare in questo intervallo di tempo. Dopo due miliardi di anni dominati dai procarioti inizia dunque la storia degli eucariote unicellulari a cui farà seguito molto più tardi, quella degli organismi pluricellulari.
Gli Acritarchi
Nelle rocce sedimentarie a grana fine più recenti di 1,6-1,4 miliardi di anni fa, cominciano a comparire microfossili di forma sferoidale di dimensioni molto maggiori dei procarioti. Vi si osserva un aumento di dimensioni che viene interpretato come l’acquisizione di un nucleo distinto e di organelli intracellulari come mitocondri e cloroplasti.
Questi reperti vengono dunque interpretati come eucariote e attribuiti al gruppo, molto eterogeneo dal punto di vista morfologico, degli Acritarcha.
Quando gli eucariote vivono come cellule singole isolate si chiamano Protesti. I loro fossili sono gli Acritarchi.
Si tratta per lo più di vescicole sferoidali con una ornamentazione superficiale in forma di verruche creste o processi che variano da 30 a 70 mm.
Gli Acritarchi sono microfossili di incerta posizione sistematica con una spessa parete simile alle cisti che certe alghe dinoflagellate attuali formano durante una fase del loro ciclo vitale. Questi caratteri suggeriscono una notevole affinità degli acritarchi con i dinoflagellati anche se alcuni autori li avvicinano al gruppo delle alghe verdi.
Le dimensioni di molti Acritarchi del Proterozoico e la composizione chimica delle loro pareti cellulari, provano la loro appartenenza al regno dei Protisti.
Si tratta di microrganismi con vita planctonica. Questo lo si deduce dalla loro ampia distribuzione geografica e dalla loro presenza uniforme in sedimenti di ambienti molto diversi.
Gli Acritarchi, dopo avrà raggiunto un notevole sviluppo attorno a 800 m. a. fa vanno incontro a un netto declino circa 600 m. a. fa, in corrispondenza dell’inizio della glaciazione varangeriana.
Successivamente, dopo una ripresa evolutiva nell’Ediacariano inferiore con la comparsa in particolare di forme grandi e complesse, alla fine dell’epoca si osserva una ulteriore fase di declino che porta all’estinzione di quasi tutti i taxa di quest’epoca.
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