Genetica di Popolazione

Paleontologia

venerdì 15 aprile 2011

Apicomplexa

Il Phylum Apicomplexa comprende circa 4600 specie di protozoi tutti quanti parassiti sia esocellulari che endocellulari dell'uomo, degli animali domestici e dei pesci.
Non hanno ciglia, flagelli o pseudopodi e vivono dentro o tra le cellule dei loro ospiti veterbrati o invertebrati. Questi protozoi hanno stadi simili a spore nei loro cicli vitali. Da qui deriva il nome con cui in passato venivano chiamati Sporozoa
Questi Protozoi sono chiamati oggi Apicomplexa per la presenza di un complesso apicale che è un complesso di organelli filamentosi, tubulari, disposto ad anello nell'estremità apicale che è visibile solo col microscopio elettronico.
Essendo tutti quanti dei parassiti necessitano di una struttura che permetta loro di penetrare nella cellula in cui dovranno svolgere il loro ciclo vitale senza però lederla.
Tale struttura è il Complesso Apicale costitutito da un conoide che permette la penetrazione nella cellula ospite. Il conoide è una struttura rigida costituita da microtubuli avvolti a spirale; sono presenti 2 anelli apicali: posteriore e anteriore che gli danno la forma tronco-conica.Internamente esistono dei tubuli che terminano in piccole vescicole le Rhoptrie (il loro numero viene usato come carattere tassonomico) che confluiscono nell'apertura del conoide. Infatti le rhotrie contengono al loro interno degli enzimi litici che aiutano meccanicamnete la penetrazione nella cellula da parassitare.
Ma prima della penetrazione il parassita deve riconosce la cellula giusta da parassitare, questo poi si avvicina e infine si oseerva ala penetrazione. Il meccanismo della penetrazione è simile ad una fagocitosi solo che in questo caso c'è una scelta del parassita verso la cellula da parassitare. Una volta dentro, il protozoo forma il vacuolo parassitario che avendo la stessa costituzione di un vacuolo digestivo, il protozoo al suo interno è difeso da ogni attacco da parte della cellula. Questo vacuolo è solo una struttura iniziale; infatti, la sua parete verrà distrutta per consentire al parassita di muoversi liberamente dentro la cellula parasitata e per potersi nutrire, accrescersi e riprodursi attraverso il proprio ciclo vitale.
Gli Apicomplexa sono accomunati anche dal fatto che il loro ciclo vitale si compone di una fase asessuale e una sessuale. Questo ciclo si divide in 3 fasi.
Una prima Fase Infettante. In questa fase il protozoo (nella forma di sporocista) è detto Sporozoite. Come visto prima, il protozoo una volta penetrato nella cellula bersaglio, fuoriesce dal vacuolo parassitario e si nutre per accrescersi in maniera diversa a seconda di dove penetra; diventa, ora, Trofozoite (cambia solo il nome ma la sua struttura è uguale a quella adulta).
Ha il corpo suddiviso in setti: la parte apicale viene detta epimerite: ha forma ad anello costituito da uncini, ventose o comunque organelli che permettono al protozoo di stare attaccato all'organo che viene parassitato. Poi c'è il protomerite, e infine il deutomerite che è la parte che contiene il nucleo.
Dopo essersi nutrito il Trofozoite dà orgine alla seconda fase, la Fase Schizonte nella quale si riproduce asessualmente per scissione multipla (Schizogamia) dando origine a individui detti Merozoiti (il numero dipende dal genere e dalla specie). Ognuno dei quali può dare inizio a molti altri cicli di divisioni schizogoniche.
Ogni merozoite è dotato del Complesso Apicale. In seguito i merozoiti fuoriescono dalla cellula nella quale si sono introdotti e liberi penetrano attivamente grazie al complesso apicale in nuove cellule, propagando l'infezione.
Ad un certo punto questi merozoiti evolveranno in cellule gametiche ed ha così inizio la terza fase, nota come Fase Gamogonica. Si tratta della fase sessuata del ciclo in cui si avrà la produzione di microgamenti flagellati (che sono la forma sessuata maschile). Di seguito, i microgameti andranno a fecondare i macrogamenti con la formazione di una cellula zigotica mobile. Lo zigote così formato, va in meiosi e diviene diploide (2n). Lo zigote 2n si incista, cioè si ricopre di una parete (che in alcuni casi è doppia) dando origine alla forma a oocisti. Poi per divisione mitotica si formano diverse sporocisti. In seguito, all'interno della sporocisti si ha per divisioni mitotiche la formazione di sporozoiti (il numero degli sporozoiti all'interno della oocisti sono caratteristici delle diverse specie) .
Questa fase sporogonica avviene all'esterno, mentre la fase schizogonica e gamogonica sono localizzate all'interno dell'ospite.
Questo appena descritto era il ciclo generale di un coccidia. Ma esistono specie in cui non si ha la formazione di spore (come nel Piroplasmea) e organismi (come il Plasmodium) in cui pur essendo un cocide la sporogonia avviene all'interno dell'ospite invertebrato, l'Anopheles.
Il Phylum Apicomplexa si divide in due classi: Sporozoa e Gregarina.

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