Genetica di Popolazione

Paleontologia

mercoledì 13 aprile 2011

Protozoi

Descrivere i Protozoi risulta essere un impresa abbastanza difficile in quanto le forme assunte da questo gruppo sono così diverse e varie. Ma si può dire con certezza che tutti gli animali il cui corpo è formato da un'unica cellula eucariotica possono venir classificati come Protozoi. 
Questo dell'unicellularità è, infatti, l'unico fattore che accomuna tutti i Protozoi, poichè, per il resto, la cellula che costituisce il corpo di un Paramecio e quella di un'ameba sono così diverse che a stento si riconosce in quest'ultimo un organizzazione cellulare.
Dunque, i protozoi sono organismi costituiti da un'unica cellula che da sola svolge tutte le funzioni che nei metazoi sono svolte da più cellule. 
Si conoscono Protozoi la cui cellula è caratterizzata da uno o due o moltissimi flagelli con i quali si muovono (Flagellati), altri come i Rizopodi ne sono completamente privi e si spostano nell'acqua o in ambienti acquitrinosi modificando continuamente la loro forma (un esempio è l'ameba).
Altri protozoi, invece, hanno la membrana plasmatica completamente ricoperta da ordinate file di cilia (Ciliofori o Ciliati).
Molti Protozoi non hanno una forma definita, altri sono sferici con una simmetria raggiata, altri ancora possono assumere una gran varietà di forme grazie alla presenza di un esoscheletro di varia natura.
In questi organismi unicellulari la riproduzione segue le stesse modalità della riproduzione cellulare: attraverso una divisione mitotica si genererà partendo dalla cellula madre protozoaria due cellule figlie e così via. Il genitore scompare pur senza morire.
Esistono però anche fenomeni di sessualità, con accoppiamento e fusione di nuclei da parte di due individui, seguiti da processi meiotici che ristabiliscono l'aploidia e dando luogo a cellule che si riprodurranno molte e molte volte per semplice mitosi.
I protozoi si ritrovano sempre in un ambiente acquatico, siano piccole esse le acque dolci di stagni o  pozzanghere piovane o le acque marine degli immensi oceani. I protozoi riescono a crescere anche nel sottile strato d'acqua che si incemera tra le fessure del terreno e dei minerali.
Altri protozoi si sono adattati a vivere nei liquidi interni corporei (sangue, liquidi interstiziali tra le cellule, e lo stesso citoplasma cellulare) di piante ed animali.
Anche per quanto riguarda le dimensioni dei Protozoi si osserva una grandissima variabilità. Esse variano dai 3 micron del Plasmodium della malaria, visibile solo con un buon microscopio, ai 3 mm di alcuni ciliati marini, visibili anche ad occhio nudo.
Nel passato geologico della Terra i Protozoi hanno raggiunto dimensioni colossali con i Nummuliti dell'Era Secondaria che possedevano dei gusci grandi fino a qualche cm.






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