Il genere Trypanosoma comprende diverse specie localizzate principalmente nel continente africano. Tre di queste specie sono patogene per l'uomo e sono il Trypanosoma brucei gambiensis, il Trypanosoma brucei rhodensiens che sono gli agenti eziologici della Malattia del Sonno e il Trypanosoma cruzi che è l'agente eziologico della Malattia di Chagas.
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Trypanosoma nel sangue. |
Essendo protozoi parassiti usano degli ospiti, per compiere il loro ciclo vitale. Nel genere trypanosoma gli ospiti sono due uno vertebrato ed uno invertebrato, quest'ultimo funge da agente vettore.
Al microscopio i tripanosomi appaiono con un corpo fusiforme appuntito nella parte anteriore con citoplasma granuloso in cui si possono vedere due masse cromatiche: il nucleo, in genere in posizione centrale e di dimensione maggiore, e il cinetoplasto che è posto all'estremità posteriore del corpo (nell'immagine qui a fianco i due organelli appaiono colorati in scuro). Dal cinetoplasto si diparte un flagello che corre lungo tutto il corpo.
Questa è la forma tipica dei Tripanosomi quando sono circolanti nel sangue. Ma quando si insinuano dentro gli organi possono assumere anche altre forme che sono tipiche delle Leishmanie.
Il ciclo vitale si compie in due ospiti uno vertebrato e l'altro invertebrato. Nell'ospite vertebrato vivono nel sangue nella loro forma tipica.e dove si moltiplicano per scissione binaria longitudinale.
Gli insetti ematofagi, gli ospiti invertebrati dei tripanosomi, si infettano ingerendo il sangue di mammiferi parassitati. Questi parassiti compiono sicuramente un ciclo, all'interno dell'ospite invertebrato, come dimostra il fatto che l'invertebrato che ha succhiato sangue infetto non è subito infettante, ma solo dopo un certo numero di giorni. I tripanosomi dopo aver invaso l'apparato digestivo dell'ospite invertebrato prendono spesso forma di leptomas.
Nell'insetto i Tripanosomi seguono due modi differenti di sviluppo:
a) il primo (noto come "anterior station development" è tipico di T. brucei gambiensis e T. brucei rhodosiense. Esso si verifica quando il tripanosoma ingeriti da una glossina (mosca tse-tse) si moltipilica nell'intestino medio, raggiungono poi il proventricolo e di qui si accumulano nelle parti della bocca o nelle ghiandole salivari dell'insetto. Solo in questo momento i tripanosomi sono infettanti per i Mammiferi.
b) il secondo modo (noto come " posterior station development" si verifica quando i Tripanosomi ingeriti col sangue dagli ematofagi si moltiplicano nell'intestino, ma daui si spostano posteriormente nell'ampolla rettale, ove continuano a svilupparsi diventando infettanti per i Mammiferi. A questo punto l'insetto succhiando il sangue di un mammifero contamina la ferita con le proprie feci e da qui i tripanosomi penetrano nel nuovo ospite. Appartengono a questo gruppo il T. cruzi, il T. theileri e il T. rangeli.
Trypanosoma equiperdum
é l'unico tripanosoma presente in Europa (regioni meridionali, Italia compresa). Gli ospiti vertebrati di questo protozoo sono il cavallo e l'asino. I parassiti si localizzano inizialmente negli organi genitali esterni.
La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto attraverso il coito. Eccezionalmente il contagio può avvenire tramite pungitori od il latte materno. Dal modo di trasmissione deriva anche il suo nome di morbo coitale maligno, o malattia venerea del cavallo.
La mortalità è elevata dal 50 al 70 %. La moltiplicazione avviene inizialmente negli organi genitali e successivamente nel sangue. Il parassita produce delle tossine endotelio- e neurotossiche.
Trypanosoma Brucei gambiensis e T. brucei rhodosense
Questi due tripanosomi, responsabili della Malattia del Sonno africano, sono indistinguibili morfologicamente sia nell'uomo che nell'insetto. Differiscono tra loro solo per la diversa distribuzione geografica, per le specie di glossine (
mosca tze-tze) che li trasmettono e per i sintomi che causano nell'uomo. Tutto ciò fa pensare che i due tripanosomi non siano in realtà due specie distinte ma due razze biologiche che si sono differenziate da un'unica specie.
Il Tripanosoma Brucei gambiensis si ritrova nell'Angola centrale, nel Congo, in Kenya e nell'Uganda. Il suo vettore è la Glossina palpalis.
Il ciclo inizia con il morso di una mosca tze-tze infetta che punge un uomo sano. Per il Trypanosoma rhodesiense questa operazione viene compiuta dalla Glossina morsitans.
Questi insetti insieme alla loro saliva inoculano anche numerosissimi Tripanosomi nella forma di tripomastigote.
I tripanosomi nella fase iniziale si trovano attivamente nel sangue. Questo periodo viene detto ematico, caratterizzato da accessi febbrili preceduti da brividi e intervallati da alcuni giorni di apiressia (cioè mancanza di febbre). L'accesso febbrile è dovuto alla lisi contemporanea (crisi tripanolitica) di nuemrosi protozoi dovuta all'azione degli anticorpi.
Alla fase ematica segue la segue una seconda fase caratterizzata dall'invasione dei gangli linfatici.Se l'infezione è massiva si osserva all'invasione del liquido cefalo-rachidiano con conseguenti lesioni delle meningi encefaliche, creando i tipici sintomi nervosi della malattia del sonno (parestesia, apatia, astenia muscolare, cefalea, sonnolenza e coma terminale.
La malattia ha andamento cronico della durata di qualche anno e in assenza di terapia termina con la morte.
Quando l'infezione coinvolge il circolo sanguigno i tripanosomi si ritrovano nel flusso sanguigno, così se una mosca punge il malato, questa insieme al sangue assume anche i Tripanosomi sotto forma di tripomastigote i quali si insediano nelle ghiandole salivari dell'insetto ematofago.
Da qui migrano alle cellule della parete dello stomaco. E' in questa sede che il tripanosoma si trasforma in epimastigote per fuoriuscita del flagello a metà del corpo del protozoo. L'epimastigote si riproduce per scissione binaria più volte, in seguito questi si portano alla faringe e da qui alle ghiandole salivari dove riassumono la forma di tripomastigote. Da qui questi parassiti verrano trasmessi all'uomo.
La diagnosi può essere fatta osservando strisci di sangue dove si vede che queste forme stanno sempre all'esterno dei globuli rossi; sono quindi esocellulari.
Il Trypanosoma Brucei rhodensiense è diffuso in un area più ristretta (Uganda, Tanganica, Mozambico, Rhodesia) e il suo vettore è la Glossina morsitans che preferisce ambienti più secchi.Si è isolato questo tripanosoma anche in antilopi ed altri animali selvatici che insieme all'uomo rappresenterebbero un importante bacino di infezione.
L'infezione da T. rhodensiense ha generalmente un andamento più acuto rispetto a quella causata dal gambiensis, tanto che molto spesso la morte sopraggiunge per setticemia già nel primo periodo ematico senza che la sintomatologia nervosa abbia il tempo di manifestarsi.
Trypanooma cruzi
Il trypanosoma cruzi determina la malattia di Chagas, diffusa in tutta l'America del Sud e nella California. Questa malattia colpisce soprattutto i bambini. Questo tripanosoma compie parte dle suo ciclo vitale in alcuni insetti del
genere Triatoma e Rodnius specialmente nella
Triatoma infestans che è una cimice (un emittero ematofago). In questi insetti i tripanosomi evolvono nell'intestino medio sottoforma di leishmanie e crithidia, solo in un secondo tempo compaiono nell'0intestino posteriore grandi quantità di tripanosomi che vengono emessi con le feci e che sono capaci di attraversare i tegumenti con ferite e le mucose con cui vengono a contatto.
La cimice si porta sull'uomo durante la notte per succhiargli il sangue, questa però defeca anche in prossimità della puntura , la quale è pruriginosa. Quindi l'uomo si grata e le feci entrano nella ferita da puntura. Il morfotipo trasmesso è tripomastigote che infetta prima le cellule del reticolo endoteliale (cute) dove diventa amastigote. Qui si riproduce per scissione binaria, poi diventano esocellulari e si trasformano in tripomastigoteportandosi attraverso il sangue alle fibre muscolari striate e del cuore diventando endocellulari amastigote, al cui interno si moltiplicano moltissimo formando i cosiddetti nidi cioè ammassi di amastigote che sono lesivi per i muscoli e il cuore. Alla fine la cellula scoppia liberando forme epimastigote che anzichè invadere le cellule muscolari invadono il circolo sanguigno e si mutano in tripomastigote. Giungono così tramite il sangue periferico sottocute e le cimici sane pungono l'uomo infetto assumendo oltre al sangue anche il Trypanosoma.