Classe: Crinoidea
I crinoidi sono fra gli echinodermi uno
dei gruppi più interessanti, sia per la grande varietà di specie cui
hanno dato origine nel corso delle ere geologiche, sia per l’abbondanza dei
reperti che ad essi vengono attribuiti.
I
crinoidi sono importanti perché i loro resti sono molto diffusi nelle rocce mesozoiche che affiorano nella penisola
italiana, a volte in tale abbondanza da aver dato origine a veri e
propri amassi rocciosi che prendono il nome di calcari a crinoidi o encriniti.
I Crinoidi
sono animali esclusivamente marini che vivono per lo più fissi al fondo per
mezzo di un lungo peduncolo; non rare sono le forme, che fisse negli stadi
giovanili, divengono libere negli stadi adulti. Queste sono prive di peduncolo
e portano nella parte inferiore numerosi cirri con i quali possono momentaneamente aderire al fondo o ad oggetti
sommersi.
Un
crinoide completo consta di tre parti distinte: il calice,
che racchiude gli organi vitali, le braccia, che vengono usate per convogliare il
cibo verso la bocca, e il peduncolo
(o i cirri), che serve per fissare
l’animale al fondo marino.
Il
peduncolo è formato da numerosi
articoli, o piastre colonnari, sovrapposti, che si rinvengono di frequente
isolati nei sedimenti e indicano con sicurezza al paleontologo l’origine marina
della roccia in cui sono inglobati. La loro forma varia notevolmente da specie
a specie; ne esistono infatti di circolari, quadrati, ellittici, pentagonali e
stellati. Alcuni presentano la superficie liscia, altri percorsa da strutture
radiali, altri ancora con disegni petaloidi. Al centro di ciascun articolo vi è
un foro che corrisponde a un canale che percorre il peduncolo in tutta la sua
lunghezza. Alla sua estremità inferiore sono presenti appendici a forma di
radice o, più raramente, a forma di ancora, che facilitano la fissazione al
terreno.
All’estremità
superiore del peduncolo si inserisce il calice,
composto da serie di piastre pentagonali saldate in un insieme rigido, o
articolato fra loro. Il calice ha generalmente forma di coppa e contiene gli
organi vitali, protetti superiormente da una copertura circolare che forma la
superficie orale, al cui centro si apre la bocca. Da questa si dipartono cinque
canali ambulacrali che giungono alle braccia. Queste sono formate da piastre
brachiali disposte in serie semplice o doppia; raramente esse sono semplici,
più spesso sono molto ramificate per aumentare l’area di ricerca del cibo.
Ciascuna piastra brachiale porta sul lato ventrale un’appendice, chiamata pinnula, sulla quale si continuano i canali
ambulacrali.
I
crinoidi apparvero nel periodo Cambriano così già ben sviluppati da far pensare
che la loro origine, ancora oscura, debba ricercarsi molto più indietro nel
tempo. Essi vengono raggruppati in cinque sottoclassi. Fra queste gli Echmatocrinea
vissero solo durante il Cambriano; durante l’Ordoviciano medio si
differenziarono le sottoclassi Camerata, Inadunata e Flexibilia, che si
estinsero prima della fine del periodo Triassico,
quando apparvero gli Articulata, che raggruppano quasi tutti i
rappresentanti postpaleozoici e recenti.
Nella
sottoclasse Camerata vengono
inclusi i crinoidi, le cui piastre, strettamente saldate fra loro, formano un
calice rigido, mentre la bocca e i canali ambulacrali sono ricoperti da una
volta formata da numerose piastre e portano pinnule ben sviluppate. Queste
forme, vissute dall’Ordoviciano medio al Permiano, costituiscono un gruppo assai ben
definito, i cui rappresentanti hanno però scarso valore stratigrafico.
Nella
sottoclasse Flexibilia vengono riuniti
i crinoidi il cui calice è costituito da piastre mobili le une rispetto le
altre. Si tratta di pochi generi vissuti dall’Ordoviciano medio al Permiano.
Nella
sottoclasse Articulata viene infine
raggruppata la maggior parte dei crinoidi postpaleozoici e tutte le forme
attuali caratterizzate da calice formato da piastre nettamente articolate fra
loro, con bocca e canali ambulacrali scoperti e con braccia formate da una sola
serie di piastre.
Numerosi
sono i generi e el specie di questa sottoclasse usati come fossili guida per i
terreni mesozoici. Notissimo è il genere Pentacrinus,
i cui articoli dello stelo, di forma pentagonale, si rinvengono in abbondanza
nei terreni triassici e giurassici. Esemplari completi di questo animale, che
presenta calice molto ridotto e braccia ramificatissime, provengono dal Lias superiore di Holzmaden e raggiungono le
dimensioni di parecchi metri.
Esempio di Crinoidea attuale |
Ricordiamo
infine la famiglia Cormatulidae,
apparsa nel Lias e ancora vivente. I
rappresentanti di questo gruppo vivevano fissi allo stadio giovanile, liberi
allo stadio adulto.
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